martedì 22 novembre 2011

Viva la vita

Claude Lelouch non è mai stato amato dalla critica, e si può anche capire il perchè. I suoi film sono troppo pieni di storie, di personaggi, di situazioni. Eppure i suoi film grondano cinema. E sono pochi quelli capaci di fare film corali così, anche se imperfetti ("Bolero", "Ci sono dei giorni e delle lune", "Tornare per rivivere"...).
Nel 1984, in piena crisi Usa-Urss e con lo spettro di attacchi nucleari, Lelouch gira questo film strano, pieno di trame, sottotrame, sogni, risvegli, che non sai dove e come prenderlo. Ma quando lo vidi in videocassetta verso la fine degli anni '80, ancora ragazzino, mi stregò. Rivisto oggi un pò meno, però solo il cinema riesce a fare questo: prenderti e portarti altrove. Una scena su tutte: in un sogno il sole non è sorto e i parigini guardano allibiti il cielo. Una sequenza bellissima.

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